Il 24 settembre del 1902 il presidente del Consiglio, Giuseppe Zanardelli, arriva a Matera. La città dei Sassi è una delle tappe del lungo viaggio compiuto in Basilicata dal capo del Governo dal 17 al 30 settembre.
La visita di Zanardelli fa seguito alle forti denunce avanzate dagli intellettuali Francesco Saverio Nitti e Giustino Fortunato e degli onorevoli Pietro Lacava e Michele Torraca, tutti lucani, relativamente alle piaghe dell’emigrazione, del dissesto idrogeologico e della malaria che affliggono l’intero territorio regionale.
A Matera, il presidente del Consiglio arriva la sera del 24 settembre e viene accolto dal conte Giuseppe Gattini nel suo palazzo in piazza Duomo. Non mancano le acclamazioni della folla ma neanche i disordini, questi ultimi da parte di alcuni cittadini che denunciano la mancanza di lavoro. Il giorno dopo, Zanardelli visita il liceo ginnasio “Duni” e incontra diverse delegazioni dei comuni vicini. Con la luce del giorno, il presidente del Consiglio ha modo di vedere anche coi suoi occhi le condizioni di vita disumane in cui vivono gli abitanti dei Sassi.
Al termine del viaggio, che ebbe un importante risonanza sui giornali dell’epoca, Zanardelli si impegnerà a «restituire la Basilicata al suo antichissimo splendore». Per questo, una volta rientrato a Roma affiderà all’ingegnere Eugenio Saint Just il compito di una relazione per delineare quanto appreso nel corso dell’intero itinerario lucano.