È il 12 novembre 1926 e a Cleveland, negli Stati Uniti, nasce Ann, una bambina che, ancora inconsapevole, accenderà un grande riflettore sulla comunità di Tricarico.
Ann Cornelisen, si appassiona all’Italia già durante il suo percorso universitario ma dovrà attendere il 1954 per trasferirsi nel bel paese e precisamente e Firenze. Qui, sin da subito, s’interessa all’Associazione “Save the children Found” e sarà proprio grazie a questa che partirà per la Basilicata e conoscerà, nel profondo, Tricarico e la sua gente.
Lo scopo dell’associazione, infatti, è quello di aprire degli asili per bambini, per cominciare a dare loro una piccola forma d’istruzione e avvicinarli all’idea della socialità. Ed Ann ci riuscirà: nel 1959 a Tricarico apre un asilo, riuscendo in un’impresa davvero ardua.
Ma il lavoro della Cornelisen non si fermerà solo all’infanzia: esattamente come Carlo Levi fece con Matera, Ann accenderà un enorme riflettore sul popolo tricaricese. Ne racconterà gli usi e i costumi, le abitudini e le tradizioni, spaziando tra uomini e donne.
Il suo sguardo, rivolto verso la vita paesana, la porterà a mettere nero su bianco ogni suo pensiero e così nascerà il libro “Torregreca. Un piccolo mondo nell’Italia meridionale”.
Ed è proprio così che Ann vede Tricarico, come un piccolo universo a sé stante, diverso dagli altri e profondamente radicato nella propria cultura. Una cultura che, seppure tanto lontana da lei e dalla sua, la Cornelisen sente viva e profondamente amabile.