29 giugno 2018, oggi Matera piange uno dei suoi figli, probabilmente quello a cui la città dei Sassi, deve tutto: si è spento, a Palermo, l’architetto Tommaso Giura Longo.
Nato a Matera nel 1932, Tommaso parte per Roma dove si laurea e dove insegnerà alla facoltà di Architettura dell’Università di Roma Tre.
Nonostante la lontananza fisica dalla sua città natale, Giura Longo non può e non vuole dimenticare le sue radici, verso le quali nutre un forte senso di appartenenza e per le quali
sente che deve fare qualcosa. Non sono lontani i tempi in cui i Sassi sono stati definiti una “vergogna nazionale “e per questo, lui che li conosce bene, vuol fare di tutto per recuperarli.
Negli anni ’70 Matera è divisa in due parti: i nuovi borghi nati sotto la legge speciale per il “risanamento dei Sassi”, che prendono sempre più vita e forma, e i Sassi, abbandonati all’incuria. Su questi rioni ci sono due correnti di pensiero: chi vuole demolirli e chi, invece, vuole farli rivivere.
L’architetto Giura Longo appartiene al secondo filone di pensiero tant’è che sarà lui a vincere, nel 1971, il Concorso internazionale di idee, attraverso cui darà il via alla riqualificazione dei Sassi.
La forte motivazione di Tommaso è racchiusa tutta nello slogan che egli stesso ha coniato: “una città viva, abitata ed usata, è il miglior museo di se stessa”. Così, spinto da una grande forza di volontà avvia la sua attività di assistenza al Comune, per la riqualificazione, insieme a un team di architetti e con il fratello Raffaele come consulente storico.
Prima che i lavori comincino e siano portati a termine, passeranno diversi anni, ma alla fine, quello che conta davvero, è che il progetto di Tommaso Giura Longo, sia stato concluso, dando lustro alla città ricalcandone, semplicemente, la sua secolare storia.