Un momento della rievocazione storica dell’11 agosto ad Acerenza (foto di Michelep991/Wikimedia Commons)
Irriverenti giullari, spaventosi mangiafuoco, musici incantatori e delicate dame medioevali. L’11 agosto, ogni anno, Acerenza, uno dei borghi più belli d’Italia, si popola dei personaggi magnifici che l’abitavano intorno all’anno Mille nella la rievocazione storica in costume “Dai Longobardi ai Normanni – Storia di una Cattedrale”, in auge dal 1990.
Tra le sue strade acciottolate, sotto la maestosa cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio, il viaggio con la macchina del tempo ha inizio al “Banco di cambio del Follaro”, le antiche monete usate dai Normanni, mentre le squadre delle quattro porte del borgo (Porta Maggiore, Porta Venosina, Porta Vetrana e Porta San Canio) si affrontano in gare e giochi.
L’odore di pietanze tipiche di un’epoca ormai scomparsa e il profumo del miele fanno da contraltare a questa rievocazione che ha il suo culmine quando la piazza principale si trasforma in un teatro a cielo aperto dove commedianti in costume inscenano gli eventi che, intorno al 1080, portarono alla costruzione della magnificente Cattedrale evocando personaggi come Guglielmo Braccio di Ferro e Roberto il Guiscardo che si animano davanti ai nostri occhi.
Per qualche ora, complice il fascino di un paese in cui la storia non è stata violentata dalla modernità, il tempo sembra davvero fermarsi e scorrere all’indietro.