È il 31 agosto 1672 e a Matera, oggi, viene inaugurato Palazzo Lanfranchi.
In questo periodo la città dei Sassi, è in pieno fermento culturale poiché, da qualche anno (1663) è diventata capoluogo di provincia della Basilicata, per volere del viceré Gaspar,e conte di Penaranda.
Dopo l’elezione a capoluogo, i cittadini più facoltosi di Matera, vogliono contribuire alla crescita culturale e architettonica della città, per renderla ancora più bella e meritevole del titolo che le è stato assegnato.
Per questo motivo, l’arcivescovo Vincenzo Lanfranchi, proveniente da una nobile famiglia di Napoli ma materano di adozione, decide di progettare, con l’aiuto del monaco cappuccino Francesco da Copertino, un palazzo che avrà lo scopo di ospitare i seminaristi provenienti non solo dalla regione Basilicata ma anche da quelle confinanti. Così facendo l’arcivescovo Lanfranchi, garantisce alla città un centro di cultura e civiltà destinato a crescere e a far conoscere Matera.
Nel 1864 il seminario si trasferisce presso la Cattedrale e da questo momento Palazzo Lanfranchi diventerà, fino al 1967, la sede del Liceo Ginnasio Statale Emanuele Duni che, per due anni, ha ospitato Giovanni Pascoli al suo primo incarico da insegnante.
Dal 2003, Palazzo Lanfranchi è diventato la sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, continuando così ad alimentare la cultura. Il Museo, sito in piazzetta Pascoli, oggi ospita numerose mostre itineranti e custodisce, permanentemente, il capolavoro di Carlo Levi “Lucania ‘61”.