Nasce il 17 luglio 1821 Laura Beatrice Oliva, poetessa originaria di Tursi, figlia di un altro letterato tursitano Domenico Simeone e Rosa Giuliani. La scelta del nome della nuova arrivata in casa Oliva, quindi, non fu per nulla casuale.
Lo scrittore aveva deciso che sua figlia si dovesse chiamare come due donne che avevano ispirato in passato altrettanti esponenti della letteratura italiana, ovvero Laura e Beatrice, rispettivamente “muse” di Petrarca e Dante. Un nome, un destino. Suo padre educò da subito Laura Beatrice all’amore per le lettere e per la patria, soprattutto quando furono costretti all’esilio a Parigi dopo il ritorno dei Borbone.
Come un’eredità tramandata da generazioni, anche le figlie di Laura Beatrice seguiranno le orme della mamma, diventando due poetesse. Nonostante gli impegni familiari, la poetessa continuerà a cantare dell’indipendenza, della libertà, chiedendo alle donne di battersi anch’esse per la causa nazionale. Riconosciuta da molti suoi coevi come la poetessa del Risorgimento Nazionale, “Laura Beatrice visse per l’Italia e morì col nome della sua Italia tra le labbra. La sua vita fu consacrata alla Patria, la sua morte è lutto per la patria”.