È l’11 marzo del 1988 quando viene istituito ufficialmente il Parco del Pollino. Con i suoi quasi 193 mila ettari di scenari da cartolina, a cavallo tra la Basilicata e la Calabria, il parco è il luogo dove respirare l’aria dell’Appennino meridionale, in cui si alternano sentieri di montagna, verde lussureggiante, altipiani, faggete popolate dalla fauna autoctona e borghi autentici.
Il parco del Pollino è un paradiso per gli escursionisti e un luogo catartico e genuino per gli amanti della natura. La sua ricchezza, però, non è solo paesaggistica. Il Parco Nazionale del Pollino è, infatti, la più grande area protetta di nuova istituzione in Italia. Tra le sue cime montuose si conserva e viene tutelato il pino loricato, un simbolo della regione la cui storia millenaria è scritta nel suo tronco e tra i suoi rami dal caratteristico aspetto intrecciato. Il parco ospita diversi alberi monumentali, patriarchi vegetali che rappresentano per tutto il territorio locale e nazionale una ricchezza preziosa. Ma la vera sorpresa è quella che porta il visitatore a trovarsi da un lato al cospetto di un massiccio montuoso ricoperto di neve durante tutto l’anno che dall’alto dei suoi oltre 2000 metri dà sicurezza, protegge e osserva il mare, tutto il mare della Lucania da Maratea e Metaponto, da costa a costa, e abbraccia più di cinquanta comuni.