Il 10 marzo 1951 con un decreto firmato dal presidente della repubblica Luigi Einaudi è concessa l’autonomia alle frazioni di Filiano, Strepito e Dragonetti dal comune di Avigliano (in provincia di Potenza). È una vittoria che manda letteralmente in visibilio gli abitanti di questi luoghi. È dal 1948, infatti, che il comitato promotore tenta di affrancarsi dal comune potentino. Il suo portavoce è Angelo Raffaele Pace.
Il sodalizio è composto soprattutto dai maestri della scuola elementare locale. Ma gli abitanti delle tre frazioni implicate non mancano di supportare questa iniziativa.
Di avviso completamente opposto è, ovviamente, il Comune di Avigliano che non intende perdere le tasse degli abitanti di Filiano.
Ma il dado è tratto. Il 1° gennaio 1952 il nuovo comune autonomo dà il via alla sua attività. Questa nuova entità amministrativa sarà presto famosa per il suo ineguagliabile Pecorino D.O.P. e per una scoperta archeologica definita da molti eccezionale.
Nel 1966, in contrada Càrpini – in località Tuppo dei Sassi – il direttore del museo provinciale di Potenza, Francesco “Ninì” Ranaldi scoprirà pitture antiche di 10.000 anni, risalenti al Paleomesolitico.
Raffigurano una battuta di caccia con cervi e altri animali a quattro zampe. Vi sono disegnate anche alcune figure antropomorfe. Una di queste è più alta delle altre e porta con un curioso copricapo. Si tratta probabilmente di una divinità o di un sacerdote.
Tutti aspetti che sottolineano la straordinaria capacità del giovane comune di Filiano di attrarre molteplici curiosità e visitatori da ogni dove.