È il 18 novembre 2014 e, da oggi, c’è un motivo in più per far visita a Lagonegro,: l’apertura ufficiale del “Monna Lisa Lagonegro Museum”.
Nella cornice di Palazzo Corradi, sotto la direzione di Arnaldo Colasanti e Maurizio Giannotti, il museo multimediale avrà, per la sua inaugurazione, un testimone d’eccezione: il critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Il primo evento espositivo sarà la mostra d’arte contemporanea dal titolo “I volti di Monna Lisa”. Come mai Lagonegro ha così tanto a cuore la donna ritratta da Leonardo Da Vinci, nota in tutto il mondo?
Secondo il racconto dello scrittore russo Merezkowskij, che nel 1901 ha scritto un libro proprio su Da Vinci, Lisa Gherardini, questo è il vero nome della Gioconda, moglie di Francesco Del Giocondo, stava rientrando da un viaggio in Calabria, in compagnia del marito. Ad un certo punto i due viandanti, devono interrompere il loro viaggio e fermarsi proprio a Lagonegro perché la donna accusa un malore.
Probabilmente colpita dalla malaria o da una malattia infettiva alla gola, Monna Lisa morirà proprio in Basilicata, a Lagonegro e qui verrà sepolta dal marito Francesco.
A questa storia, viene contrapposta quella secondo la quale la giovane donna sarebbe morta e poi sepolta a Firenze nell’ex monastero di Sant’Orsola.
Difficile sapere quale sia la verità, ma Lagonegro preferisce credere alla versione dello scrittore russo e immaginare la donna dal sorriso enigmatico, che giace nelle terre lucane.