Matera piange per la scomparsa di una cittadina adottiva, Elisa Springer, scrittrice austriaca naturalizzata italiana. È il 19 settembre 2004. Elisa Springer è stata un’autrice, ma soprattutto la portatrice di una importante memoria: superstite dell’Olocausto, è diventata testimone della Shoah in Italia, condividendo nei suoi scritti e durante i suoi incontri la propria esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz, dove era stata deportata nel 1944.
La sua è stata una preziosa testimonianza e i suoi racconti sono diventati un monito, oltre che un lascito, in particolare per i giovani ai quali si è sempre rivolta.
Elisa Springer decide di scrivere del suo passato difficile in un’autobiografia dal titolo “Il silenzio dei vivi” solamente nel 1997, aiutata proprio dal suo unico figlio, dopo anni di dolore custodito in silenzio e celato ai più. Alle pagine del suo libro Elisa Springer affida il desiderio di pace e l’uguaglianza come insegnamento universale, ma anche la sofferenza, l’orrore, una pesante memoria per non dimenticare.
La città di Matera le dedicherà un archivio e una fondazione e un premio Internazionale, oltre ad averle conferito, in segno di immensa stima e riconoscimento, la cittadinanza onoraria nel dicembre del 2002.