Il Redentore di Rio – foto di Arne Müseler / www.arne-mueseler.com, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=116404602
Il Cristo Redentore di Maratea è associato da molti, nell’immaginario collettivo, a quello del monte Corcovado a Rio De Janeiro in un legame che, oltre la somiglianza, è considerato simbolico ed evocativo. E lo è diventato ancora di più il 28 luglio 2013 quando le due città si sono trovate “gemellate” in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. A Rio De Janeiro i giovani provenienti da tutto il mondo incontravano Papa Francesco, mentre Maratea accoglieva italiani per lo più dalla Basilicata e dintorni per una celebrazione in contemporanea, voluta dalla Conferenza episcopale lucana e dalla Pastorale giovanile regionale.
Duemila persone, giovani e pellegrini, due comunità idealmente unite, entrambe ai piedi di un Cristo Redentore in una sorta di gemellaggio spirituale tra Italia e Brasile, in nome della fede. Una vicinanza di ideali che cancella la distanza fisica. Durante la Giornata della Gioventù, infatti, grazie all’organizzazione di preghiere in contemporanea e collegamenti con il Brasile per ascoltare le parole del papa, Maratea si è avvicinata a Rio De Janeiro, in un clima di gratitudine, di accoglienza, di pace e comunione.