L’elefante dalle zampe oblunghe e scheletriche di Dalì, in mostra a Matera – Foto da Facebook -pagina ufficiale di @Dalì_Matera – La persistenza degli opposti
La statua enorme di un elefante dalle zampe oblunghe e scheletriche, quella di una ballerina con le braccia protese verso il cielo accanto a un pianoforte, un orologio molle e cartelli gialli disseminati per Matera hanno annunciato, in una sorta di campagna di guerrilla marketing (di pubblicità fuori dagli schemi, ndr), “l’arrivo” in città di uno degli artisti contemporanei più conosciuti al mondo: Salvador Dalì.
Il 1° dicembre 2018 viene inaugurata “Salvador Dalì – La persistenza degli opposti” una mostra che tra le tante opere grafiche e multimediali, consta anche di una serie di sculture non solo en plein air. Il complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, nei Sassi, è diventato, per l’occasione, una galleria d’arte che ha ospitato nei suoi antri i lavori selezionati per l’esposizione suddivisi in quattro aree tematiche: il Tempo, gli Involucri, la Religione e le Metamorfosi, fondamentali per comprendere la visione del pittore spagnolo.
La mostra, visitabile dal pubblico dal 2 dicembre 2018, si è rivelata avveniristica proprio come le opere che ne sono state protagoniste: sarà, infatti, più volte prorogata grazie al successo ottenuto. Nel primo anno “La persistenza degli opposti” farà registrare oltre novantamila presenze, soprattutto di turisti stranieri, tutti attratti dal fascino dell’universo daliniano e dalla sua inconsueta e vincente fusione con gli scorci di Matera.