La statua di Drogone d’Altavilla all’esterno della Cattedrale di Coutances (Francia) (foto Giogo/Wikipedia)
Il 10 agosto del 1051, muore Drogone D’Altavilla, signore di Puglia.
Rimane vittima di una congiura mentre si trova nella cappella di un suo palazzo a Orsara (o Monte Ilario), nei pressi di Foggia. Probabilmente i mandanti sono i Bizantini. Il potere dei normanni, infatti, si sta espandendo incredibilmente nel Sud Italia. In questa zona, però, confluiscono gli interessi – e gli intrighi – del Papato, dell’Impero romano d’Oriente e degli stessi normanni.
Poco prima, a Benevento, Drogone ha incontrato Papa Leone IX, intenzionato a espandere i domini della Chiesa nel Mezzogiorno. Qui, gli ha promesso di porre fine alle incursioni del suo popolo nei territori retti dal pontefice.
Come c’è da aspettarsi, però, l’omicidio spariglia ogni cosa e pone la corte, a Melfi, in subbuglio. Alla fine il Papa si allea con i Bizantini, deciso a combattere i Normanni.
Nella capitale alle pendici del Vulture, si decide che il successore di Drogone sarà suo fratello Umfredo. Poco dopo, nello scontro in campo aperto a Civitate, in Puglia, nonostante le enormi forze del Papa, Leone IX è duramente sconfitto. Il potere passa ora nelle mani di un altro Altavilla, destinato a portare lustro alla casata a tutta l’area del melfese: Roberto il Guiscardo.
Con lui, i normanni domineranno tutto il Meridione.