È tra i più popolosi comuni lucani, Avigliano, in provincia di Potenza. Dal 27 dicembre del 1991 si fregia del titolo araldico di città, attribuito da decreto dell’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Con i suoi 11mila abitanti Avigliano è un centro la cui importanza storica affonda le radici nel Medioevo. Basti pensare che a Lagopesole, una sua frazione, nel 1137, si svolse il Concilio di Melfi V, l’ultimo dei sinodi papali di quell’anno.
Legata dapprima ai retaggi feudali, diviene poi protagonista dei moti del 1799, anno in cui fu piantato l’albero della libertà. La città di Avigliano deve, tuttavia, le sue pagine più importanti al contributo dei suoi cittadini, tra i quali se ne ricordano alcuni illustri: Emanuele Gianturco, accorto politico che ha ricoperto incarichi di rilievo come Ministro dell’Istruzione e della Giustizia, vicepresidente della Camera dei Deputati del Regno d’Italia; Padre Corbo, al quale è da attribuire un’intensa attività archeologica in Palestina; Silvio Spaventa Filippi, firma del Corriere della Sera e direttore del Corriere dei Piccoli. Parte del passato della città di Avigliano è custodita proprio a Castel Lagopesole che, pur essendo un piccolo borgo, è stato in grado di catalizzare l’attenzione dei visitatori con il suo fascino da set cinematografico.