Lo stralcio della Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 1898 su cui fu pubblicato il Regio Decreto con cui re Umberto concesse a Potenza la medaglia d’oro.
L’11 dicembre 1898, su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, re Umberto firma l’atto attraverso il quale concede a Potenza la medaglia d’oro. È la ricompensa per il valore dimostrato dai cittadini potentini durante la sollevazione del 18 agosto 1860.
Quel giorno, infatti, il capoluogo fu il primo dell’Italia peninsulare a insorgere contro i Borboni e a proclamare la sua annessione al futuro Regno d’Italia. Allora, l’intera provincia potentina era infatti infiammata dagli echi delle gesta di Garibaldi che, dopo aver conquistato Salemi e aver assunto la dittatura della Sicilia in nome di Vittorio Emaneule II, risale la Penisola.
Pochi mesi prima di consegnare a Potenza questo riconoscimento, il 4 settembre 1898 un decreto regio ha previsto la possibilità di porre in essere un distintivo in onore di azioni “altamente patriottiche” compiute dalle città italiane nel periodo risorgimentale.
Immediatamente, il sindaco di Potenza dell’epoca, Francesco Martorano, si è prodigato per mettere insieme una puntuale relazione storica dei fatti accaduti il 18 agosto 1860. Ed è stato premiato.
Quando l’11 dicembre 1898 si apprende che la medaglia – di cui sarà fregiato il gonfalone principale – sarà consegnata al sindaco di Potenza, il petto dei potentini si riempie di orgoglio.
Non solo perché questa è un’onorificenza prestigiosa e molto ambita; ma soprattutto perché finalmente il valore dei cittadini lucani è riconosciuto in tutta Italia.