Papa Wojtyla ritorna in Basilicata dopo 11 anni dalla prima visita, avvenuta in occasione del terribile terremoto del 1980. A Matera, il ricordo della giornata del 27 aprile del 1991 è ancora oggi in grado di suscitare emozioni gioiose in tutta la comunità.
Dopo aver visitato la chiesa rupestre di Madonna delle Virtù, aver pregato in Cattedrale ai piedi della Madonna della Bruna, Giovanni Paolo II dedica alla città di Matera un saluto significativo in piazza della Visitazione, inaugurata e così ribattezzata proprio in occasione del suo arrivo.
«La mia prima parola è di cristiana solidarietà, di speranza e di incoraggiamento a proseguire nel cammino di ricostruzione materiale, morale e civile, da voi intrapreso con ardore dopo il terribile evento», esordisce il pontefice davanti alla folla. «Siate perseveranti e tenaci superando ogni ostacolo e difficoltà! Quando si ha solida fede in Dio e non si perde la fiducia nelle proprie forze, si riesce ad ottenere molto di più di quanto si pensi. Voi, abitanti di Matera e della Provincia, siete temprati da un’esperienza secolare ad affrontare grandi e piccoli disagi, a non piegarvi davanti alle avversità e alle forze della natura. Siete una popolazione laboriosa, paziente, silenziosa, profondamente umana e cristiana. È ben giusto che io vi renda oggi questa pubblica testimonianza. Merita di essere conosciuto il vostro coraggio, nutrito di fede, di pazienza e di amore al sacrificio. La nostra epoca raramente sa apprezzare tali preziose virtù perché spesso sembra preferire l’apparenza alla realtà, l’avere all’essere».
La città di Matera, nel 2011, ha dedicato a papa Wojtyla, in occasione del ventennale della sua visita, il parco del Boschetto, che oggi porta il suo nome, e collocato al suo interno una statua che lo raffigura.