8 settembre 1999 oggi a Policoro qualcosa è cambiato per sempre grazie alla legge n. 28 che istituisce la riserva regionale del Bosco Pantano di Policoro, della quale fa parte anche l’oasi del WWF.
L’area è sempre stata il fiore all’occhiello della cittadina jonica, grazie ai suoi oltre 500 ettari di riserva naturale caratterizzati da zone paludose e canneti. Si tratta solo di una piccola parte dei boschi Pantano Soparno e Pantano Sottano che, insieme, agli inizi del 900, superavano i 1600 ettari di foresta.
La riserva è caratterizzata da una fauna molto particolare, come 170 specie di uccelli migratori, o i rapaci come l’allocco e i barbagianni, le lontre (che sono anche a rischio di estinzione) e diversi tipi di rettili. Ma la particolarità del bosco è caratterizzata dalla numerosa presenza delle tartarughe: dalle più comuni, come la Caretta Caretta a quelle di terra. Fino ad arrivare alle tartarughe marine in difficoltà, di cui l’oasi del WWF se ne prende cura.
Qualificato anche come centro di educazione ambientale regionale, il bosco Pantano insieme con l’oasi del WWF è una delle mete più ambite dalle scolaresche provenienti da ogni parte d’Italia.
La vicinanza al mare, la possibilità di soggiornare nell’ostello ubicato in loco e la possibilità di fare molteplici esperienze immersi nella natura, rendono il Bosco Pantano il luogo ideale per far conoscere le bellezze paesaggistiche e naturalistiche della Basilicata.