Nasce a Melfi in una famiglia di notabili il 12 giugno 1839 Basilide Del Zio, scrittore che sarà ricordato principalmente per le sue opere su un tema fondamentale nella cultura lucana: il brigantaggio post-unitario. Se si vuole studiare, infatti, il complesso fenomeno della presenza dei briganti e del loro impatto sulla cultura e la società lucane, è impossibile non imbattersi in uno dei suoi scritti. Basilide Del Zio ha analizzato a fondo la storia personale e le intricate vicissitudini del più noto brigante lucano, Carmine Crocco, del quale ha composto la biografia e la “controbiografia”. Del Zio si è anche alacremente dedicato ad alcuni lavori sul brigantaggio nell’area del Vulture Melfese, zona a lui molto cara.
Tra i suoi lavori si annoverano: Il brigante Crocco e la sua autobiografia (1903), Melfi: le Agitazioni del Melfese, il Brigantaggio (1905), La conferenza del professore G. Battista Guarini sul cinquantenario della insurrezione di Potenza.
Basilide Del Zio non è stato, però, l’unico esponente della sua famiglia a dedicarsi alla Lucania post-unitaria: suo fratello maggiore, l’altrettanto noto Floriano Del Zio, Senatore del Regno d’Italia, ebbe un ruolo di primo piano nell’insurrezione lucana del 1860, quando giunse a Melfi come commissario insurrezionale con l’obiettivo di organizzare le giunte rivoluzionarie anche a Rapolla, Barile e Atella.