23 luglio 1950, a Matera è appena arrivato il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, con lo scopo di di aiutare lo sviluppo dei paesi del Mezzogiorno.
E quale città, se non Matera, rappresenta in questo momento, la dura realtà del sud Italia?
Così De Gasperi, decide di visitare la città e lo fa scendendo direttamente nei due rioni che più la rappresentano: i Sassi. L’impatto con il mondo contadino non è facile, perché le condizioni di vita sono estreme. L’incuria, la sporcizia, il degrado, le case grotta in cui vivono le famiglie ammassate insieme con gli animali. La mancanza di fognature, la presenza dei ratti, le malattie.
Non è facile osservare da vicino tutto questo e, quando il Presidente entra all’interno di una casa, si rende conto che queste non sono condizioni di vita umane. Probabilmente è in questo momento che decide che bisogna, assolutamente, fare qualcosa per riportare la vita in questo posto.
Infatti rientrato a Roma, De Gasperi nomina una commissione per lo studio di un disegno di legge per il risanamento dei Sassi e, a presiederla, convoca l’onorevole lucano Emilio Colombo.
Da questo momento in poi la questione Matera non sarà più dimenticata e già l’anno successivo, il 30 maggio 1951, il Consiglio dei Ministri approverà il disegno di legge elaborato dalla Commissione.