Il 20 marzo 2005 muore a Rionero in Vulture Enzo Cervellino, personaggio di spicco impegnato in politica, in ambito istituzionale e nell’istruzione. Per tutti era “il Preside”, appellativo che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita.
Per conoscere l’operato di Enzo Cervellino innanzitutto bisogna tornare indietro agli anni Cinquanta, quando inizia a ricoprire i primi incarichi politici: viene eletto Segretario Provinciale, Consigliere Provinciale e Assessore all’Istruzione e al Turismo, riservando sempre una particolare attenzione alla scuola e alla formazione. È stato, infatti, tra i sostenitori dell’Istituzione dell’Università della Basilicata. Eletto due volte sindaco di Rionero in Vulture, diventa poi Consigliere Regionale e Assessore alla Pubblica Istruzione nella prima giunta di Verrastro.
Alla cultura e all’educazione dedica gran parte dei suoi sforzi: animato da una coscienza europea e dalla convinzione del ruolo centrale dell’istruzione nella vita dei giovani, si interessa, anche in virtù del suo ruolo, si interessa di turismo, promuovendo il recupero dei siti archeologici di Pietragalla, Vaglio Basilicata e Venosa.
Enzo Cervellino viene apprezzato dalla comunità di Rionero come uomo di cultura e, pur non essendo originario della città vulturina, ancora oggi qui il suo operato viene celebrato, avendo avuto un ruolo preminente nello sviluppo del territorio. È stato colui che “ha reso grande il liceo classico” del luogo, dando forte impulso alla formazione. Ha ottenuto anche diversi riconoscimenti e premi: la medaglia d’oro come “Benemerito della Cultura e dell’Arte”, l’onorificenza di Commendatore della Repubblica e la Medaglia d’oro con diploma di prima classe.