Potenza. Trivigno, 5 agosto 1882. Due giovani, Donato e Anna, danno alla luce Rocco Giuseppe Vignola, ignari che quel bambino avrebbe avuto davanti a sé un futuro da stella di Hollywood. La star in questione era Robert Vignola, grandissimo esponente del cinema muto, con una carriera brillante sia dinanzi che dietro la cinepresa.
Emigrato a soli tre anni con la sua famiglia, Vignola si stabilisce ad Albany, nella contea di New York, il giovane Rocco cresce negli Stati Uniti e inizia a recitare che non è neppure ventenne. Diventerà poi Robert G. e muoverà i primi passi nella settima arte, campo nel quale sarà destinato a distinguersi con garbo e ostinazione, come solo i grandi talenti sanno fare. Impossibile citare tutte le pellicole in cui ha recitato o tutti i film che ha diretto come regista, l’elenco è lunghissimo. Ma basti ricordare che è stato antesignano nel portare sul grande schermo il fascino vampiresco con “The Vampire” del 1913, dedicato e ispirato a una femme fatale e che ha interpretato Giuda Iscariota in un film campione di incassi, tra i primi incentrati sulla vita di Gesù, intitolato “From the manger to the Cross”.
Robert Vignola non tornerà in Basilicata fino al 1924, anno in cui decide di far visita al suo paese natale, Trivigno, e di realizzare a proprie spese un monumento ai caduti, dando prova di generosità e di un legame silenzioso e mai perduto con le proprie radici.