Con l’effettuazione della prova di carico del Ponte Musmeci, il 22 maggio del 1975, si apre ufficialmente al traffico questo importante raccordo che collega l’uscita “Potenza centro” alle principali arterie della città. Il sogno del visionario ingegnere Sergio Musmeci di realizzare una “forma minima e organica” diventa realtà.
Le forme inusuali ma armoniose di quest’opera creano una perfetta combinazione tra ingegneria e architettura, fatta di tridimensionalità concave e convesse che delineano quattro archi. Dopo un lungo processo progettuale durato quattro anni, nel 1971 inizia la fase di realizzazione con lavori e processi del tutto inusuali per l’edilizia del tempo, tanto da essere paragonato ad un cantiere navale e da essere ostacolato più volte. Ad ogni modo, il Ponte Musmeci nel 2003 è stata la prima opera di architettura contemporanea italiana riconosciuta come “Bene Culturale” dal Ministero del Beni Culturali, ancora prima che entrasse in vigore (con il 1 maggio 2004) il nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio con le specifiche di settore. Oggi, però, il ponte si ritrova in condizioni di degrado e attende dei lavori di recupero che gli restituiscano il giusto valore a tanta innovazione.