Un cognome che è diventato uno pseudonimo di successo: esotico, evocativo, affascinante, come le sue canzoni. Il 6 novembre 1954, a Lagonegro (Potenza), nasce il cantautore Pino Mango, in arte Mango, orgoglio di tutta la Basilicata.
La sua passione per la musica si sviluppa durante l’infanzia, poi, dopo il diploma, Mango sceglie di trasformarla in un’opportunità trasferendosi a Roma, dove incontra Renato Zero, che subito rimane colpito dalla sua voce e lo presenta al produttore discografico Franco Migliacci.
Dopo alcuni dischi che non raggiungono il successo sperato, è l’incontro con Mogol a consacrarlo come artista di rilievo, grazie alla canzone “Oro”.
Determinato, ma sempre garbato e composto, Mango fu amato profondamente anche per questo suo modo di fare e, con il premio della critica ottenuto a Sanremo nella categoria “Nuove proposte”, ad amarlo fu tutto grande pubblico. Le partecipazioni al festival di Sanremo negli anni furono numerose sia in qualità di cantante, che in veste di autore, e con l’album “Sirtaki” nel 1990 riuscì a vendere il suo maggior numero di copie. Molti i riferimenti alla Basilicata, e in generale al Mediterraneo, nelle sue canzoni, fra tutte: “Nella mia città” e “Come Monna Lisa”. La morte del cantautore durante l’interpretazione del suo più grande successo “Oro”, in un concerto di beneficienza a Policoro, la sera dell’8 dicembre 2014, ha lasciato un grande vuoto nella musica italiana. A Lagonegro, nel 2016, gli è stata dedicata una piazza.