In uno dei borghi più caratteristici della provincia di Matera, su un promontorio tra i fiumi Bradano e Basento, c’è Grottole, paese di 2000 abitanti: in questo centro laddove dove c’era un chiosco e una friggitoria, da qualche anno c’è il ristorante Viky Ann, una tappa fissa per intenditori culinari. Vincenzo Buonamassa e Anna (da qui il nome Viky Ann) non sono solo moglie e marito ma sono una vera squadra già rodata in una precedente esperienza, avendo guidato, tempo fa, una pizzeria al taglio di Grassano.
Vincenzo è il cuoco del locale mentre Anna dirige la sala. Lui ha iniziato ad amare il mondo della ristorazione da quando aveva 13 anni: la passione non lo hai mai abbandonato anzi, l’ha portato a imparare che ogni giorno bisogna sperimentarsi per regalare, alle persone per cui cucini, un’esperienza unica. E così, dopo aver messo su questo locale da zero, dopo tante indagini di mercato e sondaggi nel territorio, Vincenzo e Anna hanno deciso di improntare questo ristorante cambiando sostanzialmente rotta dai gusti e dalle ricette tipiche grottolesi.
Con poche portate a base di carne dunque, l’offerta gastronomica del Viky Ann è prevalentemente basata sul pesce che troviamo dall’antipasto fino alle pizze. Un pescato fresco, assicurato da fidati rifornitori, assicurano al locale la migliore materia prima da proporre agli avventori, sempre da rivoluzionare o influenzare dalle meraviglia che quest’angolo di terra lucana può mettere a disposizione. Come l’olio per esempio (quello di Grottole è uno dei più pregiati) ma anche le tante primizie che la stagione regala come il rafano o le cipolle secche, in abbinamento alle specialità del mare. A Vincenzo e Anna piace molto il sapore agrodolce e così sulla tavola di questo ristorante non mancano mai dei carpacci di pesce marinato, un appuntamento da non mancare.
Il ristorante ha un menù ampio e adatto a tutti i gusti: con un totale di 65 euro si può fare un viaggio culinario completo, dall’antipasto con crudo di pesce finendo all’astice, accompagnato da vini importanti o da bollicine di qualità come il Cà Bertaldo di Valdobbiadene.
Un centinaio i posti disponibili, tra la sala dentro e quella fuori, per far mangiare i commensali che affollano questo locale, soprattutto d’estate quando il paese si popola di turisti. La carta dei vini vanta una numerosa selezione di qualità regionali (qualche preziosa Riserva di Aglianico, soprattutto), e tantissime etichette della Campania (come la Falanghina, il Pecorino o il Greco di Tufo), e Puglia, forse quella che si sposa meglio con la tavola proposta con amabili rosé.
Specialità dello chef
Una delle più ghiotte proposte della cucina è sicuramente il “Troccolo dell’Abate”, una pasta (simile ai tagliolini), con crema di zucca, salsiccia grottolese, vinaigrette, alloro e peperoni cruschi.