Che belle che sono le vecchie fotografie, con le loro immagini un po’ sgranate, il grigio imperante e la sensazione del tempo che passa e scolora tutte le cose!
La malinconia si veste di dolcezza anche negli scatti attuali post-prodotti con la tecnica del bianco e nero e che ci restituiscono una Basilicata più intima e segreta.
Partiamo in questo viaggio color seppia con la foto della trebbiatura di una volta pubblicata su Facebook da Gaetano Statuto. Una coppia aiutata dal suo mulo in un lavoro faticoso che ha l’odore buono della terra.
fabio.trevisan su Instagram immortala Tursi rigorosamente in bianco e nero. Tra le scale delle abitazioni, la curiosità di una donna e un’ape parcheggiata in attesa di una nuova, esilarante partenza verso chissà quali luoghi fatati.
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Il volto bello, serio e antico di una donna di Salandra ci scruta l’anima con fare inquisitorio e attraversa i decenni con noncuranza. Gli occhi, a cui nulla sfugge, sembrano molto chiari e le mani nodose continuano il loro lavoro di maglieria in una maniera quasi autonoma dal resto del corpo, impratichite dalla cura di gesti ripetuti mille e mille volte. La fotografia di f.sciannarella_scrittore è un racconto denso su cui potremmo costruire narrazioni per ore. Alla ricerca, ciascuno, del proprio senso.
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Un paesaggio campestre lucano in bianco e nero immortalato oggi in uno scatto di nicolafi_ph ma che potrebbe appartenere a qualunque tempo, venato da una struggente malinconia.
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