È il 27 ottobre 1944, Matera questa mattina si sveglia con un cittadino, onorario, in meno: Benito Mussolini non è più ben accetto nella comunità materana.
Nel maggio del 1924 era stata conferita al duce la cittadinanza onoraria, poiché lo stesso si era mostrato motivato nel far crescere la città dei Sassi. È infatti grazie a lui se Matera divenne, due anni dopo, capoluogo di provincia e sempre per merito suo, l’allacciamento della città all’acquedotto pugliese.
Ma i fatti accaduti nel settembre del ’43, quando Matera insorge contro i Fascisti perdendo molti suoi figli, non possono lasciare indifferente il popolo materano, così come è impossibile non pensare alla vicinanza di Mussolini alle ideologie di Hitler. E sarà proprio con lui che si alleerà, a guerra perduta, combattendo al fianco del fuhrer e andando contro la sua patria e i suoi fratelli.
Sono troppo forti i motivi che spingono la Giunta comunale a revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini e troppo deboli le ragioni per poter pensare di lasciargliela. Per questo da oggi, Matera dirà addio, per sempre, a questo figlio mai nato e, probabilmente, mai veramente desiderato.