La basilica di Sant’Egidio a Latronico (foto chieseitaliane.chiesacattolica.it)
È il mercoledì santo del 18 aprile 1716, la basilica di Sant’Egidio, a Latronico, è gremita di fedeli. Sono in molti ad essere devoti al Santo per il “miracolo della manna” che si verifica dal 1709.
Ma sono ignari di quanto sta per accadere, proprio sotto i loro occhi, e proprio durante questa sera in cui si sono radunati anche per chiedere aiuto al Santo di proteggere la loro città dalle calamità naturali.
All’improvviso, durante la predica, dalla parente su cui vi è l’affresco raffigurante Sant’Egidio, comincia a gocciolare quel misterioso liquido che rappresenta il miracolo della “manna”. I fedeli che per primi si accorgono dell’avvenimento, cominciano a piangere, prendendolo come un segno d’ascolto alle loro preghiere. In brevissimo tempo, tutta la chiesa sarà colma di questo liquido miracoloso che renderà felici tutti i presenti.
Nel corso di questi sette anni, e cioè il tempo trascorso dalla prima volta che il miracolo è avvenuto, poche persone hanno avuto il piacere di esserne testimoni oculari. Per questo, la chiesa non si è mai mostrata così credente nei confronti di un racconto.
Oggi però il miracolo è avvenuto sotto gli occhi di tutti, è visibile e non è negabile, pertanto viene informato subito il vescovo che di corsa arriva nella chiesa e verifica con i propri occhi, l’accaduto.
Si tratta di un miracolo e adesso anche la chiesa ne è certa.
Da questo momento in poi saranno raccolte tutte le testimonianze del caso, di tutte le persone che hanno visto l’affresco stillare. Verrà esaminato il liquido, che risulterà essere come l’acqua, insapore e inodore, ma che, se conservato, cambia colore col passare del tempo, diventando ambrato.
Nonostante la leggenda racconti che ogniqualvolta che il miracolo è avvenuto non è mai stato portatore di buone notizie, Latronico ama il proprio Santo protettore e lo festeggia anche perché, sempre nel periodo pasquale, quasi ogni anno, dall’affresco del Santo, ancora oggi continua ad uscire questo liquido miracoloso che, dal 1728, secondo un decreto voluto dal vescovo, si può raccogliere e portarlo via con sé.
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