È il 30 dicembre 1981, il Presidente del Consiglio, Giovanni Spadolini, arriva a Matera, con uno scopo ben preciso: dare il via ai lavori di conservazione e restauro dei Sassi.
Quando un Presidente del Consiglio si muove, si sa che deve seguire un protocollo ben preciso.
Oggi però Spadolini non vuole essere così puntuale e, invece che andare dietro alla sua tabella di marcia, decide di stravolgerla facendo una passeggiata da via del Corso fino a piazzetta Pascoli.
Sotto lo sguardo stupito delle guardie del corpo e la gente che lo segue, il premier vuole percorrere le strade della città e guardarla da vicino. Una volta arrivato sulla piazza-belvedere, si lascia catturare dalla bellezza dei Sassi che sono lì, custodi del tempo e della storia, in attesa di essere esplorati.
Probabilmente la vista dei Sassi non ha lasciato indifferente il Presidente Spadolini, d’altra parte il motivo per cui si trova qui è legato proprio a questi due rioni che hanno bisogno di “cure”.
Gli interventi arriveranno, definitivamente, nel 1986, con la legge 771 dell’11 novembre: “la conservazione e il recupero architettonico, urbanistico, ambientale ed economico dei Rioni Sassi di Matera e la salvaguardia del prospiciente altipiano murgico, sono di preminente interesse nazionale”.
Da questo momento in poi, la strada per la città di Matera, sembra essere scritta: non sarà mai più una vergogna ma un diamante di cui essere orgogliosi.