10 dicembre 1990. Oggi con decreto del Presidente della Repubblica, il capo di Stato Francesco Cossiga ha insignito Maratea del titolo onorifico di città. La “perla del Tirreno” può chiamarsi da oggi città, anche se per Maratea non è totalmente una novità, poiché ha potuto farlo sin dal 1531 con un decreto di Carlo V d’Asburgo. Maratea è il quarto comune in ordine di tempo della provincia di Potenza dopo Lagonegro, Venosa e Rionero ad ottenere il titolo di cui ci si può fregiare quando si ha un’importanza storica, artistica e demografica nel panorama italiano. Ed è proprio il caso di Maratea, un luogo in cui i palazzi, gli edifici storici, le montagne e la celebre statua del Cristo Redentore si innalzano e guardano verso le acque cristalline. L’azzurro mare fa parte dell’identità marateota, tanto da essere lo sfondo del gonfalone della città. Maratea è l’unico comune ad affacciarsi sul mare della Provincia di Potenza e la sola città lucana ad essere bagnata dal Tirreno, quel mare che le ha permesso di diventare una delle mete più apprezzate del Sud Italia, per cui Dino Risi la scelse nel 1961 come set del suo “A porte chiuse”, che racconta le vicende ambientate tra cittadine greche immaginarie e la Costa Azzurra, luoghi a cui Maratea, evidentemente, non ha nulla da invidiare.
Maratea è ufficialmente “Città”. Lo stabilisce un decreto firmato dal Presidente Cossiga
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