26 marzo 1949, l’Italia è ancora tramortita dai postumi del secondo conflitto mondiale ma a Matera, oggi, un evento del tutto nuovo e inatteso, sconvolge la quotidianità dei materani: l’inaugurazione ufficiale del primo teatro della città dei Sassi, il Teatro Duni.
Matera può finalmente gioire per questo grande traguardo.
Avere un proprio teatro, per una città proiettata verso il cambiamento e l’evoluzione (che di lì a poco comincerà con la legge n. 619 del 17 maggio 1952, del risanamento dei rioni Sassi), è un passaggio obbligato per sentirsi davvero orientati al futuro.
Il Teatro Duni, che sorge in via Roma 10, è stato realizzato, tra il 1947 e il 1949, dal giovane architetto materano Ettore Stella. Conosciuto per il suo estro geniale, Stella porta a Matera una novità assoluta: il cemento armato, un materiale mai usato prima nella sua città natale.
Altra importante caratteristica è che il Teatro non ha un’architettura esterna, a parte l’ingresso con tre porte a vetro. Si sviluppa tutto internamente, esplodendo in grandezze tali da poter ospitare ben 1200 posti a sedere, divisi tra platea e galleria, con un enorme palco che domina la scena.
Il nome che gli è stato dato, è un omaggio all’illustre compositore, anch’egli materano, Egidio Romualdo Duni.