Il 1° ottobre 1970 viene istituito il conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza, dedicato al grande madrigalista del 1500, fonte d’ispirazione per musicisti poliedrici e mai banali come Franco Battiato e, soprattutto, Igor Stravinskij.
È una data importante per la storia accademica e culturale del capoluogo lucano che, nonostante da quasi un secolo sia sede di un prestigioso teatro d’opera, il “Francesco Stabile”, l’unico in Basilicata, non dispone di un’istituto di formazione musicale.
Fino ad oggi, per studiare musica, gli studenti sono stati costretti ad accontentarsi di lezioni private oppure a raggiungere Napoli o, in alcuni casi, a desistere dall’intento, vedendo svanire il proprio sogno. Ma nel fermento questo periodo, a cavallo tra il 1968 e i primi anni ’70, quando si moltiplicano le iniziative culturali in città, soprattutto quelle sospinte dal basso, l’inaugurazione del conservatorio non può più essere rinviata. Finalmente.
Nel 1987 l’istituto troverà la sua collocazione e la sua forma architettonica definitiva in via Tammone, diventando uno dei luoghi più rappresentativi dell’architettura e dell’arte del 1900 potentino insieme al ponte Musmeci.
Oggi gli studenti sono quasi 400 e 71 gli insegnanti. Passando distrattamente nei pressi c’è sempre un accordo – di violino, di chitarra o di pianoforte – che solletica a lungo l’aria mentre erompono, intonate e potenti, le voci dei corsi di canto.
La musica, a Potenza, è davvero cambiata.