La chiesa rupestre dell’Idris e la cripta di San Giovanni in Monterrone

Comunicante con l’Idris è la cripta di San Giovanni in Monterrone, molto più articolata e ricca

Essa risale al XII-XIII secolo e presenta cicli di affreschi assolutamente degni di nota

Gli affreschi raffigurano icone di santi come l'Arcangelo Michele, San Nicola vescovo, Sant’Onofrio, oltre che di un giovane monaco

Ammirato di sera, il complesso di Madonna de Idris e San Giovanni in Monterrone lascia intravedere ancor più il suo fascino da “presepe vivente”

La chiesa rupestre di Santa Maria de Idris fu ricavata, nel XII secolo, sotto lo sperone di roccia del Monterrone, nel Sasso Caveoso, a Matera

Il nome del sito deriverebbe deriva dal termine greco “Odigitria” (“guida della via o dell’acqua”), considerata l’acqua sorgiva che sgorgava da una fonte presente in quella roccia

L’interno si presenta molto semplice: un solo ambiente con un altare su cui campeggia una tempera che raffigura la Madonna col bambino

Comunicante con l’Idris è la cripta di San Giovanni in Monterrone, molto più articolata e ricca