Nella navata centrale troneggia la statua della patrona, Maria Santissima della Bruna, che Matera celebra il 2 luglio con una grande festa Con il suo campanile, la cattedrale di Matera svetta sul paesaggio dei Sassi, occupando il punto più alto della Civita, il nucleo nobiliare degli antichi rioni della città. Dall’aspetto imponente, nonostante la sua estetica lineare, la cattedrale è intitolata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio, entrambi patroni di Matera. Principale luogo di culto di Matera, la cattedrale fu costruita nel XIII secolo, a partire dal 1230, in stile romanico-pugliese. L’interno, tipicamente barocco, si articola su una pianta a croce latina e su tre navate, e conserva diversi capolavori artistici e architettonici. Sul bellissimo altare maggiore in marmo bianco, è incastonata l’imponente e pregevolissima pala di Fabrizio Santafede che raffigura la Vergine attorniata dai Santi. Nel transetto sinistro, spicca il presepe cinquecentesco in pietra dura di Altobello Persio, importante scultore lucano dell’epoca. Giulio Persio, figlio di Altobello, realizzò la cappella rinascimentale dell'Annunziata, con volta a cassettoni e pareti a nicchie. Nella navata centrale troneggia la statua della patrona, Maria Santissima della Bruna, che Matera celebra il 2 luglio con una grande festa Lo sfarzo delle decorazioni e delle rifiniture unito alla ricchezza dei dipinti sul soffitto ligneo, avvolgono il visitatore come se fosse all’interno di uno scrigno contenente un tesoro. ©️ RIPRODUZIONE RISERVATA Iscriviti alla newsletter di WayGloEmail *Iscriviti