Vincitrice dell’edizione 2019 della trasmissione “Cuochi d’Italia” su Tv8, Silvana Felicetta Colucci è diventata una delle ambasciatrici del cibo lucano: i suoi piatti, apprezzati da nord a sud nella nostra penisola, le sono valsi preziosi riconoscimenti e le materie prime del Vulture sono piombate di colpo sulle tavole di mezza Italia. Silvana, un “furetto” tra le cucine e un vulcano di idee quando non è tra i fornelli, è la cuoca e proprietaria del ristorante Lago Grande che si trova a Monticchio (Potenza) dal 1983. Al comando della brigata di cucina dal 1993, la chef Colucci ha imparato tutte le tecniche di cottura grazie agli insegnamenti di sua mamma e di sua suocera, le donne che più l’hanno ispirata in tutti questi anni nell’attività ristorativa.
La sala del ristorante “Lago Grande” (foto Facebook Ristorante Lago Grande)
Ecco perché la sua cucina è genuina e spontanea, con ricette antiche che prendono forma nelle porzioni generose offerte ai propri clienti: le materie prime sono assolutamente a km 0 e le rivisitazioni dei piatti storici lucani restano fuori dalla porta. Le uniche modernità che Silvana concede al proprio ristorante riguardano delle accortezze nei menù con proposte vegetariane, vegane e senza glutine che soddisfano tutti i palati. Oltre alla classica carta, la chef Colucci propone un menù lucano “Cuochi d’Italia” dal costo di 25 euro che illustra un viaggio gastronomico dall’antipasto al dolce, dove in mostra ci sono le migliori delizie del territorio come i salumi e formaggi, i tarallucci di Maschito (abbinati a deliziosi ravioli fatti con barbabietole rosse) ed il pollo ripieno “alla lucana” con patate e peperoni cruschi. Il ristorante arriva ad ospitare un centinaio di persone tra la sala dentro e quella fuori.
SPECIALITÀ DELLA CHEF
Uno dei piatti forti di Silvana Felicetta Colucci è senza dubbio la Girellona di crespelle salate al peperone crusco ripiene di salsiccia pezzente, stracciatella e caciocavallo podolico allo zafferano di Ripacandida. Un piatto robusto che merita l’assaggio, accompagnato magari da un buon Aglianico di Rionero che ne addolcisce il sapore deciso.
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