Il 2 ottobre 1810 nasce a Potenza l’Ospedale di San Carlo, oggi uno dei nosocomi più grandi del sud Italia.
Viene istituito con un decreto del Regno delle due Sicilie firmato da Gioacchino Murat nelle stanze del Castello di Potenza ed espropriato ai frati cappuccini che vi svolgono attività infermieristica dal 1621, quando Beatrice de Guevara, sposa del conte Errico Loffredo, ha loro donato la fortezza di famiglia per farne un edificio di pubblica utilità adibito a opere caritatevoli.
Nel 1810, l’Ospedale è amministrato da un Consiglio Generale degli Ospizi e, dopo l’Unità d’Italia, servirà anche i paesi limitrofi. La gente del posto può contare su 32 posti letto disponibili. Per l’epoca, non è poco. Ogni giorno sono occupati, in media, 23 letti. È una struttura efficiente ed è molto invidiata in Basilicata. Per molti costituisce l’unica possibilità di sopravvivenza a molte malattie.
Non sono tanti, infatti, i centri urbani che possono disporre di un ospedale soprattutto durante le frequenti epidemie di colera che si ripetono a ondate nel corso di tutto il 1800.
Più tardi, il nosocomio sarà trasferito altrove e sarà ampliato considerevolmente. Ma ora, nel XIX secolo, sebbene sia di dimensioni ridotte, costituisce un impagabile e fondamentale servizio pubblico che fa entrare la città nella modernità.