Una tradizione secolare in cui l’elemento mistico si fonde con quello religioso. Si tratta della Madonna del Pergamo a Gorgoglione, un vivace borgo arroccato a ottocento metri di altitudine nell’entroterra materanoSi tiene ogni anno tra l’11 e il 12 giugno ed è una ricorrenza molto sentita dalla popolazione locale profondamente devota alla santa. La sera dell’11 giugno il simulacro della Madonna viene portato in processione a bordo di un carro addobbato, trainato da buoi e scortato dai fedeli, per raggiungere il santuario. Quest’ultimo, dai suoi quasi mille metri di altitudine, è un luogo di pace e perfetta armonia, immerso nella natura, da cui si può osservare tutta la bellezza dei valloni rocciosi e del bosco di Accettura, poco distante. Oltre a essere un luogo sacro, la cappella dedicata alla Madonna del Pergamo custodisce la storia di Gorgoglione: le prime testimonianze riguardanti la sua esistenza risalirebbero al 1131, e assume, inoltre, un valore intrinsecamente simbolico di protezione dell’abitato e delle sue genti.
La celebrazione della Madonna del Pergamo, non a caso, si lega anche a un’altra tradizione, un rito ancestrale, ossia l’innalzamento di un Maggio, dato dall’unione di due alberi, davanti al santuario. Nel santuario viene custodita una statua lignea della Vergine col Bambino, anch’esso protagonista di un racconto leggendario: il simulacro della Madonna sarebbe stato miracolosamente ritrovato nella cavità di una quercia da un pastore, il quale avrebbe sorpreso i propri buoi inginocchiati in preghiera al cospetto del maestoso albero.