Se conoscete già Matera è giunto il momento di partire alla scoperta della Città dei Sassi più insolita e inusuale, fatta di cattedrali d’acqua, di street art, antichi mestieri ormai scomparsi (come quello dell’Acchiappa topi) e di incredibili siti da visitare nei dintorni. Partiamo insieme alla scoperta della Matera che non ti aspetti.
Leggi gli articoli di oggi:
- 5 posti (+1) da vedere assolutamente nei dintorni di Matera
- Street art a Matera, 5 murales da non perdere
- La storia dell’acqua di Matera, il Palombaro lungo e la scoperta di una vita
- Il mestiere dell’acchiappa topi
- Il Musma, Museo di scultura contemporanea
Matera è una città magnetica e stregata: per quante volte la visitiamo sembra sempre di aver tralasciato qualcosa, di aver omesso un dettaglio e che un qualche particolare essenziale sia sfuggito al nostro sguardo inculcandoci il desiderio di tornare. C’è senz’altro del vero in questa percezione: la Città dei Sassi ha attraversato millenni di storia incamerando sensazioni e vicende di personaggi dimenticati ma di cui, qualcosa, permane tra i vicoli pietrosi e i singhiozzi a volte letargici del torrente della Murgia che scorre in basso.
Arrivare a Matera è un po’ come attraversare un portale tra i mondi. Non solo: Matera a ogni viaggio sembra essere diversa eppure insaziabilmente se stessa. A volte, ricorda una delle città invisibili di Italo Calvino oppure le assomma tutte. Come la mitica Zaira descritta dallo straordinario scrittore, la Città dei Sassi “custodisce il suo passato ma non lo dice: lo contiene come le linee di una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, nei corrimano delle scale, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, svirgole”
Al di là degli imperdibili e meravigliosi Rione Sassi questa città senza tempo della Basilicata offre molto altro, come l’avvincente Museo di scultura contemporanea “Musma“. Una profluvie di “dettagli” ma decisamente essenziali per carpirne l’anima mutevole eppure eterna. Partiamo, quindi, seguendo un itinerario atipico in una Matera diversa eppure sempre uguale che ci lega a sé, a ogni passo, con sempre più forza.
Come una splendida sirena il cui poter e è impresso nella pietra, nelle cave, nelle idee e nel vento. Immortale.
MAGIE DI LUOGHI NEI DINTORNI DI MATERA
Oggi vi consigliamo 5 posti (+1) da vedere assolutamente nei dintorni di Matera, la città ammaliante. Una gita perfetta per questo weekend lungo di Pasqua. La storia di Matera è antichissima, in grado di metterci in connessione con la parte più autentica di noi. Ma la potenza di questo abitato – che ha una storia più lunga persino di Roma – non si esaurisce nei Sassi. La sua struggente vitalità irradia ogni spazio in cui, seducente, si allunga. Ecco, quindi, una piccola lista di tappe “obbligate” che si trovano nei pressi , alcune delle quali completamente inaspettate. È il caso di Cava Palomba, un parco di sculture contemporanee che crea un rannodo intenso ed emotivo con i ricordi ancestrali dell’umanità. O il centro Geodesia, avveniristico istituto in cui il respiro e i movimenti della terra sono registrati come fossero fiati di un demone antico. Una piccola puntualizzazione Wayglo: nella lista non abbiamo volutamente inserito la Cripta del Peccato Originale per il semplice fatto che la “cappella sistina del rupestre” è uno dei siti più noti e (giustamente) celebrati della città dei Sassi. Partiamo, ora, per i 5 posti (+1) nei dintorni di Matera. Continua a leggere qui.
RACCONTI MATERANI DELLA STREET ART
Street art e Matera? Sembra un binomio impossibile, invece, anche qui alcune delle migliori firme dell’arte contemporanea urbana si fronteggiano a suon di creatività, senso e bellezza.
La Città dei Sassi è nota soprattutto per la sua storia antichissima. Nelle chiese rupestri, le immagini e le icone ci ammaliano con una forza lucente e mistica. Ed è un’emozione incredibile!
Ma esiste anche una Matera moderna, meta di appassionati della urban art, in cui i muri freddi e impersonali delle palazzine si trasformano, partecipando a giochi alchemici sotto la spinta del talento artistico di autori come Jorit o Ligama. Paesaggi cementificati diventano, così, opere d’arte generose, democratiche e cariche di un senso che, a volte, l’arte contemporanea barricata nelle sale dei musei non sempre riesce ad affermare. Continua a leggere qui.
LA SCOPERTA APPASSIONANTE DELL’ACQUA E DEL PALOMBARO LUNGO
Il Palombaro Lungo è “la cattedrale dell’acqua”: un’immensa cisterna che si colloca tra i luoghi più suggestivi di Matera. Fu scoperta il 29 novembre 1991 a 15 metri di profondità e ha una capienza di oltre cinque milioni di litri. Visitarla crea un senso di vertigine anche per la presenza di antichi secchi: sono quelli dei materani che tra il 1700 e il 1800 venivano qui nel tentativo di procacciare l’acqua. Un posto magico che racconta il legame della Città dei Sassi con la risorsa più importante del pianeta. Scopri di più cliccando qui.
VIAGGIO NEI MESTIERI ANTICHI; L’ACCHIAPPA TOPI
Forse ancora oggi camminando per le strade dei Sassi potrebbe capitare di notare sulle porte, in basso, un foro più o meno ampio. Si chiamava “uatter” e consentiva il passaggio dei felini… ma come mai tutti questi gatti nelle abitazioni di Matera? La risposta è semplice: i gatti erano così diffusi non tanto come animali da compagnia, come è consuetudine, ma perché la loro presenza era spesso e volentieri utile per arginare la presenza di topi, che potevano mettere a rischio il bene più prezioso nella Matera contadina: la farina.
L’esigenza di preservare grano e farina era fortemente sentita da tutti, dai produttori ai massari sino ai contadini e braccianti la cui sopravvivenza era legata al grano e a tutto quello che ruotava attorno ad esso.