Partiamo per un viaggio nella Basilicata campestre. Ne cercheremo i profumi e i sapori sulle strade del biologico; ci fermeremo a fare uno (anzi 5!) picnic trés chic nella natura; rincorreremo con i nostri passi le greggi e le mandrie durante la transumanza e conosceremo le antiche tradizioni del vino a Pietragalla. Andiamo alla scoperta della campagna lucana!
Leggi gli articoli di oggi:
- Sulle strade della Basilicata bio,tour di gusto e bellezza
- 5 posti per un picnic alternativo e chic nella natura
- Agriturismo Giardino degli ulivi a Marsicovetere
- Il pecorino di Filiano
- Ritratti di gioia sulle vie della transumanza
- I palmenti di Pietragalla
- Viggianello, il paese delle ginestre
Distese di campi di grano e di viti nella zona del Vulture; uliveti che si allungano con grazia birichina al vento nei dintorni di Ferrandina; agrumi dorati e fragole rosse nella piana di Metaponto e colline verdi cosparse dalle punteggiature gialle delle ginestre, estrema propaggine della cultura contadina in Basilicata.
La Lucania ha un cuore agricolo di cui distinguiamo i battiti a ogni passo. La nitida grazia delle sue pulsazioni agresti ci sorprendono da ogni parte.
Per conoscere al meglio questa Basilicata così legata ai ritmi delle stagioni e della natura, partiamo sulle strade del biologico prima di distenderci, con uno stelo di grano tra le labbra, su un comodo telo e degustare un picnic d’eccellenza tra la campagna lucana. Sostiamo ancora in agriturismo, a Marsicovetere, Ci sono molte cose da assaggiare, come il pecorino di Filiano, e molti profumi da carpire nel vento. Su tutti, non ci coglie impreparato quelle intenso e nettarino delle ginestre: in un passato non troppo lontano, erano coltivate per produrre filamenti e fibre che servivano per lavori tessili di ogni tipo. La memoria di questa conoscenza antica è davanti ai nostri occhi e sotto il nostro naso a ogni curva della strada.
Partiamo e scopriamo l’intima vera bellezza della Basilicata tanto amata.
VIAGGIO ALLA RICERCA DEL BIOLOGICO IN BASILICATA
La Basilicata è bio! Distese di campi di grano, da attraversare correndo, accarezzando le spighe mature come fossero i capelli biondi di un bambino; distendersi ai piedi di un ulivo per guardare il cielo, tra il frinire delle cicale, d’estate, o il ronzio delle api mescolato all’odore del rosmarino e dei fiori di acacia, in primavera. È contadina la natura più intima della Basilicata e ha una vocazione squisitamente biologica. Solo nel 2021, infatti, la superficie agricola dedicata al bio si è incrementata di quasi 100 000 ettari: una delle regioni italiane più interessanti sotto questo profilo. Partiamo, quindi, in un itinerario straordinario alla scoperta dell’essenza biologica lucana, in un viaggio in cui tutto farà bene a noi e alla terra. Continua a leggere qui.
LA SORPRESA FATATA DELLA TRANSUMANZA IN BASILICATA
Due volte l’anno, da secoli, si ripete la migrazione stagionale delle mandrie e delle greggi: è la transumanza. Si tratta di un’antichissima usanza – pienamente sostenibile! – che ha tracciato tratturi, vie e cammini e ha disegnato tradizioni culturali e antropologiche ben radicate nella memoria storica di ogni lucano. Nel 2019, la transumanza è stata dichiarata bene dell’umanità dall’Unesco. Prendervi parte, anche solo con l’immaginazione, è un privilegio che oggi ci regaliamo con un racconto per immagini tratte da Instagram. Continua a leggere qui.
I PALMENTI DI PIETRAGALLA E L’EBBREZZA DEL LAVORO CONTADINO
I Palmenti di Pietragalla sono un’unica forma di architettura rupestre della Basilicata, in grado di mescolare uno scenario fiabesco all’antica tradizione contadina. Interamente realizzati in pietra e disposti su più livelli, furono il fulcro della produzione vinicola pietragallese con più di duecento strutture ritrovate, di cui solo 69 in buone condizioni.
La posizione di queste strutture produttive è legata alla vicinanza delle maggior parte delle colture vinicole del tempo all’area di Poggio Sedano, ad Est di Pietragalla. Continua a leggere qui.
MANGIARE SULL’ERBA, 5 POSTI MOLTO CHIC DOVE FARLO IN BASILICATA
Tovaglie bianche o a quadri, cestini colmi di pane, stuzzichini e piatti della tradizione… c’è solo una cosa che accomuna tutto questo: è il picnic. A preparare l’occorrente per pasteggiare all’aria aperta, però, non dovrete essere necessariamente voi, come si conviene di solito. In questo articolo, infatti, troverete masserie, tenute, ristoranti e persino un acquapark in cui poter fare un picnic “alternativo” a pranzo, per l’aperitivo o per cena. Continua a leggere qui.