- Trase ca t’ammudd, a Stigliano mangi come se fossi a casa
- Crapiata con Aglianico Cruà – in Vino Veritas
- Crithmum – il liquore del mare
- Gusto lucano, un viaggio tra le eccellenze a tavola
La primavera inoltrata ci regala odori e sapori più intensi che mai. Si respirano nell’aria, tra le strade strette dei nostri paesi o negli spazi ampi delle campagne. In questo fine settimana lucano possiamo approfittarne aprendo i nostri sensi alla scoperta dell’enogastronomia a chilometro “0”.
In Basilicata, in una manciata di chilometri quadrati, non manca nessun sapore.
Le nostre papille gustative si schiudono febbrilmente tra sensazioni sapide e ricercate o più terrigne e corpose mentre scivoliamo sulle strade del gusto lucano in un itinerario in cui proviamo avidamente formaggi, salumi, pane, pasta, vino… ma anche ortaggi – talvolta quasi irriconoscibili altrove – come se fossimo davanti a una cornucopia dell’abbondanza che assecondi tutti i nostri desideri.
Assaggiamo i fagioli di Sarconi, il canestrato di Moliterno, la melanzana rossa di Rotonda… Su tutto, sbricioliamo il peperone crusco: non ne possiamo proprio fare a meno!
A Stigliano, nella montagna materana, l’odore del rafano è pungente e invitante nella trattoria di Luciano la “Trase ca t’ammudd”. Se cercate prodotti esotici, qui non li troverete. In compenso, però, assaggerete tutta la gustosa inflorescenza della cucina lucana con pasta fatta in casa, magari condita con il saporito pistacchio locale.
Dopo un pasto abbondante, “per digerire” – come dicono i nostri nonni – beviamo un liquore, il Crithmum. Ha il colore ambrato tendente al verde, ed è prodotto con le erbe costiere di Maratea e l’acqua del Pollino. La sua gradazione alcolica è al 32%. Perfetto, come dopo pasto.
Infine, ci predisponiamo per il pranzo della domenica con l’abbinamento a tutto gusto del sommelier potentino Francesco Bardi: la Crapiata, piatto povero ma buonissimo della tradizione materana e Aglianico Cruà, fresco e snello.
La Basilicata è in bocca!